Il rugby è uno sport splendido, unico nel modo in cui viene vissuto.
Ho passato questo weekend a Southampton, ospite di cari amici, per prendere parte ad un torneo di beach tag rugby organizzato dalla RFU in collaborazione con O2, carrier telefonico britannico e sponsor di maglia della nazionale della rosa. La tappa cui abbiamo partecipato è stata quella di Bournemouth, circa 50 miglia ad ovest di Southampton: sette campi, diverse strutture dedicate tra cui uno stand popolato da splendide O2 Angel come quelle che (qui sotto)abbiamo fatto assurgere al cielo.
La nostra squdra si chiamava Funkypheega: un nome che lascia ben intendere con quale serietà avessimo preso la manifestazione. Il sottoscritto insieme a Davide Magagna, Stefano James Nocera, Iain “Gianni” Russon, Tim Medici, Riccardo Attanasio, Beppe Benazzi e Tom Worthington ha dato letteralmente spettacolo: eravamo animali da palcoscenico traslati su un campo da beach rugby pieno di sassi aguzzi che hanno fatto dei nostri piedi un campo di battaglia.
A causa del nostro comportamento licenzioso, ma perfettamente in linea con lo spirito del nostro gruppo e del torneo, abbiamo perso tutte le partite disputate, mostrando grande abilità nel confezionare mete pregevoli sia grande umanità permettendo ad avversari che avranno avuto sì e no tre anni di provare l’ebrezza di correre e segnare. Tutto questo ci è valso l’assegnazione del premio “Fair Play”, che ci è stato consegnato sotto forma di invito a giocare Twickenham il prossimo 25 settembre da Ugo Monye e Paul Sackey, testimonial della manifestazione.