Rugby Spot Ignoranza

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Posts Tagged ‘Super 14’

Tialata si porta Twitter in campo

Posted by Giorgio Pontico su 26 febbraio 2010

In quanto social-fanatico seguo su Twitter diverse centinaia di persone/testate.  Tra questi vi sono, ovviamente, anche diversi rugbysti (nessuno italiano, almeno per il momento). David Campese, James Haskell e soprattutto Neemia Tialata, pilone destro dei Wellington Hurricanes e degli All Blacks che ha apertamente dichiarato di voler fare uso del suo nanoblog anche quando è impegnato sul campo da rugby. C’è chi storce il naso di fronte a questa iniziativa, sostenendo che Tialata dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla sua prestazione in gara piuttosto che perdere tempo con Twitter. Nel Super 14 tuttavia la presenza dei media sul campo si fa sempre più invasiva, con tanto di giocatori intervistati durante l’intervallo: i cinguettii telematici paventati da Tialata a mio parere sono il male minore.

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Rugby o Basket?

Posted by Giorgio Pontico su 20 febbraio 2010

19 febbraio 2010. Seconda giornata del Super 14 2010, a Johannesburg l’incontro tra i locali Lions e i Chiefs neozelandesi finisce 72  a 65 per questi ultimi: un record.

Una volta avevo sentito che il problema del rugby moderno erano le difese fin troppo organizzate. Nel torneo dell’emisfero sud non è raro però che gli incontri finiscano con punteggi impensabili per altri campionati (e altri emisferi). E’ come se avessero giocato 2/3 partite in 80 minuti. 18 mete in tutto. Dick Muir, coach dei Lions, starà ancora chiedendosi cosa si debba fare per vincere oltre che segnare 65 punti.

(via Planet Rugby)

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Da Nord a Sud

Posted by Giorgio Pontico su 18 febbraio 2010

Dick Muir, il coach dei Lions (franchigia sudafricana) dove si è da poco accasato Carlos Spencer, ha spiegato la prova anonima del suo nuovo numero 10 nella sconfitta di sabato scorso contro gli Stormers spiegando che “dopo tutti questi anni trascorsi a giocare nell’emisfero nord la sua attitudine e il suo flair sarebbero diminuiti a causa del tipo di gioco”. Non l’età dunque (Spencer ha 35 anni) ma la troppa esposizione al rugby di trincea, lo stesso da cui però provenivano i vari Michalack e Hernandez, mediani formatisi a nord ma che non hanno affatto sfigurato nel Super 14.

Troppo difficile ammettere che gli Stormers sono semplicemente più forti nonostante il buon Carlos?

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King Carlos torna giù

Posted by Giorgio Pontico su 7 gennaio 2010

Come il suo connazionale Chris Jack, anche Carlos Spencer, apertura degli All Blacks per 35 volte a cavallo tra due secoli, torna giocare nell’emisfero sud dopo una parentesi di cinque anni in Guinness Premiership a Northampton e Gloucester. Proprio come Jack tornerà a giocare lontano dalla Nuova Zelanda e lo farà con i Lions di Johannesburg, una delle cinque franchigie sudafricane impegnate nel prossimo Super 14.

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Argentina nel Tri Nations – UPDATE

Posted by Giorgio Pontico su 14 settembre 2009

Le home nations dell’emisfero sud potrebbero avere presto una nuova contendente per la vittoria del Tri Nations (che a quel punto cambierebbe denominazione). Si tratta dell’Argentina, un paese rugbystico che merita sicuramente l’entrata in un torneo di prestigio.

Si vociferava ormai da tempo riguardo l’inclusione dei Pumas nella maggiore manifestazione ovale al di sotto dell’equatore: se tutto dovesse andare come previsto, e sperato, dal 2012 il torneo recentemente stravinto dal Sudafrica potrebbe diventare ancora più divertente. L ‘Argentina sarà comunque una cenerentola viste le statistiche con le attuali union partecipanti: 4 vittorie con l’Australia, 1 pareggio con la Nuova Zelanda, e solo sconfitte contro il Sudafrica.

Non è chiaro se l’ingresso della squadra nazionale nel torneo significhi l’inclusione della UAR (Federazione Argentina) all’interno del SANZAR, il consorzio che gestisce Super 14 e Tri Nations. Sicuramente ai sudamericani verrà dirottata una fetta dei proventi televisivi: vera e propria linfa vitale per un movimento quasi del tutto amatoriale, la cui scuola è però apprezzata e rispettata in tutto il mondo ovale.

Update – E’ arrivata la conferma: i Pumas parteciperanno al torneo, a condizione che si presentino in campo con la migliore formazione possibile. Questo fatto rappresenta l’unica difficoltà tecnica, visto che la maggior parte dei giocatori argentini è tesserato presso club europei. Le televisioni daranno il loro assenso, su questo non c’è dubbio.

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