Rugby Spot Ignoranza

The slow one now will later be fast

Posts Tagged ‘RWC’

Invictus

Posted by Giorgio Pontico su 5 marzo 2010

Visto giusto in tempo prima che uscisse dalle sale. Il “film sul rugby” come in molti lo attendevano mi è piaciuto. Qualcuno diceva che Eastwood “più invecchia, più diventa bravo”. Vero: rendere entusiasmante per i non addetti ai lavori una partita senza mete come quel Sudafrica-Nuova Zelanda di 15 anni fa non sarebbe stato un compito facile.

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Invictus

Posted by Giorgio Pontico su 28 ottobre 2009

E’ uscito il trailer. Il film racconterà la fine dell’Apartheid e  il cammino tracciato da Nelson Mandela per l’unificazione del popolo sudafricano anche attraverso la vittoria del Sudafrica nella RWC 1995. Regia di Clint Eastwood, con Morgan Freeman (Nelson Mandela) e Matt Damon (François Pienaar, capitano della nazionale sudafricana)

 

 

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Il pugno di Tronky

Posted by Giorgio Pontico su 27 ottobre 2009

L’utente toga sul forum di Planet Rugby ha nella firma del proprio profilo questa gif, titolata “Possibly The Greatest Momento Of Test Rugby”, ossia “probabilmente il miglior momento nella storia del rugby internazionale”.

Irlanda-Italia del 2002: Stringer fa perdere la pazienza a Troncon

Non so se lo sia: Tuqiri che passa sotto le gambe di un giocatore inglese durante la finale della RWC 2003 non si batte. Tuttavia questo cartone mollato da Tronky all’odioso Stringer potrebbe a prima vista sembrare (in effetti lo è) un pessimo episodio antisportivo: per comprenderlo al meglio bisognerebbe essere sia Stringer che Troncon allo stesso tempo.

Stessa scena: altra prospettiva

Io da semplice appassionato vedo l’ex capitano dell’Italia esasperato per come si sta evolvendo la partita (l’Italia perderà 32-17 alla fine), mentre dall’altra parte c’è un folletto calvo che commette un fallo stupido, inutile, atto ad innervosire e ad ottenere un ulteriore vantaggio: Troncon si becca il rosso diretto. Italia in 14 e Irlanda che porta facilmente a casa la partita tra le mura amiche del vecchio Lansdowne Road.

Un profano troverebbe in questo gesto una superficiale conferma alle varie credenze comuni che vogliono i rugbysti come dei barbari illetterati e attaccabrighe. Io dico che durante una partita si provano delle emozioni così forti, specialmente a livello di 6Nazioni, che un pugno di Troncon può trasformarsi nella sintesi del perdente che vuole fargliela pagare al vincitore, nel grido disperato di chi sa di aver perso come da pronostico. E’ la presa di coscienza del proprio valore: “Non siamo la squadra materasso – sembra voler dire – è vero che non vinciamo, ma gli altri quando ci affrontano sanno che non sarà una passeggiata”.

Ora le cose sono cambiate, almeno in parte. I mediani di mischia non portano più il caschetto (Tronky era in effetti l’unico che io ricordi a portarlo) e le scazzottate sono aumentate. E’ il cinema baby…

 

ps Peter Stringer si è rialzato due secondi dopo la scena in questione, andandosi a prendere i complimenti dei compagni per il trucchetto adottato.

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All Blacks, pretattica in ottica RWC?

Posted by Giorgio Pontico su 3 agosto 2009

Non ricordo l’ultima volta che gli All Blacks hanno perso due partite consecutive. Si diceva che le prestazioni opache dei Test Match estivi fossero in realtà uno specchietto per le allodole: mostrarsi deboli per colpire al momento più propizio. Ma Richie McCaw e compagni, almeno per  il momento, non sembrano in grado di far male.

Questi Springbok, e lo dicono anche i tuttineri, sono una squadra pressoché perfetta: ad un pack straordinario come da tradizione, si è aggiunto un certo flare nella linea arretrata. Un mix calcolato al millilitro che fa di quello capeggiato da De Villiers un gruppo di giocatori in grado di partire come favorito contro chiunque.

Da parte loro i neozelandesi ce l’hanno messa tutta per sbagliare di tutto e di più. Donald è stato inguardabile ma i suoi compagni, tranne qualche rara eccezione, non sono stati da meno del loro mediano di apertura: nel complesso una squadra impalpabile che fa fatica a esprimersi.

Che sia una sorta di rito scaramantico in vista dei mondiali casalinghi in programma fra due anni? Data la frustrazione accumulata in 20 anni senza vincere una RWC gli All Blacks potrebbero essere arrivati a questo: barattare qualche Trinations per scrollarsi di dosso il titolo di favoriti e vincere finalmente  la Coppa del Mondo nell’era del professionismo. Piuttosto inverosimile.

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Calcio 2 – Rugby 0,5

Posted by Giorgio Pontico su 29 luglio 2009

La RWC 2015 si svolgerà in Inghilterra, quella del 2019 in Giappone. L’Italia nonostante fosse stata fino a poco tempo fa la favorita è rimasta a becco asciutto.

Web Ellis Cup

Web Ellis Cup

L’IRB si è piegata al volere della RWC Limited, società incaricata di gestire la Coppa del Mondo, che per voce del suo chairman Bernard Lapassett (???) aveva indicato proprio queste due location per l’assegnazione delle due prossime RWC.

In poco più di venti anni di storia la Rugby World Cup sarà ospitata per la seconda volta dall’Inghilterra (come nel 1991), alla faccia della tanto decantata espansione del movimento: ancora una volta sono gli interessi economici a prevalere.

L’Italia da parte sua aveva l’appoggio del governo e la recente prova di serietà data dall’organizzazione delle olimpiadi invernali di Torino 2006, l’Inghilterra deve invece far fronte al mostruoso ritardo nella preparazione del villaggio olimpico di Londra 2012. Argomentazioni evidentemente insufficienti per convincere l’IRB.

Intanto la FIFA ha già alle spalle USA ’94 e si prepara a South Africa 2010. L’IRB si consola con il Giappone, potenza emergente del rugby. Di cui nessuno si è mai accorto fino a ieri.

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IRB vs SARFU

Posted by Giorgio Pontico su 14 luglio 2009

Era nell’aria da qualche giorno ma adesso ha assunto una forma ufficiale: La federazione sudafricana non la passerà liscia. Il capitano John Smit sarebbe responsabile quanto la SARFU per quanto accaduto nell’ultimo test con i Lions britannici. Smit si era recentemente posto a difesa del suo coach Pieter De Villiers, accusando i media di approfittare dell’inesperienza dell’allenatore a trattare con la stampa.

Per ora non è dato sapere di quale natura saranno i provvedimenti presi dal Judicial Panel Chairman dell’IRB: il Sudafrica è candidato, come del resto l’Italia, ad ospitare la RWC nel 2015 o nel 2019, e forse il giudice potrebbe puntare proprio su questo fattore. E’ invece completamente da escludere l’esclusione degli Springbok dal Trinations: l’organizzazione e la cessione dei diritti televisivi del torneo sono gestiti dal SANZAR, organismo indipendente dall’IRB.

Tuttavia la questione che rischia di prendere piede, compromettendo in qualche modo l’equilibrio del mondo ovale, è quella del rispetto verso gli enti che gestiscono il rugby, in questo caso l’IRB. La sceneggiata sudafricana infatti non è stata solo una boutade messa in atto dai giocatori della nazionale gialloverde: si è trattato di un colpo all’autorità dell’International Rugby Board. Un colpo che è stato assestato non solo dai nazionali, ma anche dal coach, dal presidente federale, dai tifosi: insomma tutto il movimento dell’ex Colonia del Capo si è scagliato contro il principio dell’inviolabilità dell’arbitro.

Evidentemente la grazia fatta a Schalk Burger (8 settimane di squalifica per eye-gouging deliberato) non è bastata ai tifosi saffer.

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