Rugby Spot Ignoranza

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Posts Tagged ‘eye-gouging’

IRB vs SARFU

Posted by Giorgio Pontico su 14 luglio 2009

Era nell’aria da qualche giorno ma adesso ha assunto una forma ufficiale: La federazione sudafricana non la passerà liscia. Il capitano John Smit sarebbe responsabile quanto la SARFU per quanto accaduto nell’ultimo test con i Lions britannici. Smit si era recentemente posto a difesa del suo coach Pieter De Villiers, accusando i media di approfittare dell’inesperienza dell’allenatore a trattare con la stampa.

Per ora non è dato sapere di quale natura saranno i provvedimenti presi dal Judicial Panel Chairman dell’IRB: il Sudafrica è candidato, come del resto l’Italia, ad ospitare la RWC nel 2015 o nel 2019, e forse il giudice potrebbe puntare proprio su questo fattore. E’ invece completamente da escludere l’esclusione degli Springbok dal Trinations: l’organizzazione e la cessione dei diritti televisivi del torneo sono gestiti dal SANZAR, organismo indipendente dall’IRB.

Tuttavia la questione che rischia di prendere piede, compromettendo in qualche modo l’equilibrio del mondo ovale, è quella del rispetto verso gli enti che gestiscono il rugby, in questo caso l’IRB. La sceneggiata sudafricana infatti non è stata solo una boutade messa in atto dai giocatori della nazionale gialloverde: si è trattato di un colpo all’autorità dell’International Rugby Board. Un colpo che è stato assestato non solo dai nazionali, ma anche dal coach, dal presidente federale, dai tifosi: insomma tutto il movimento dell’ex Colonia del Capo si è scagliato contro il principio dell’inviolabilità dell’arbitro.

Evidentemente la grazia fatta a Schalk Burger (8 settimane di squalifica per eye-gouging deliberato) non è bastata ai tifosi saffer.

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Justice 4… who?

Posted by Giorgio Pontico su 8 luglio 2009

Non è andata giù all’IRB la pantomima inscenata dagli Springboks, che in occasione del terzo e ultimo incontro contro i B&I Lions sono scesi in campo indossando una fascia bianca con su scritto “Justice 4”, che tradotto significherebbe più o meno “giustizia per il numero 4”, Bakkies Botha, squalificato per due settimane per un entrata scomposta in una ruck che è costata la spalla al pilone gallese Adam Jones.

L’IRB ha dichiarato che questo tipo di comportamento non può essere tollerato poiché lede l’autorità stessa dell’organismo del rugby mondiale e ha annunciato che la South African Rugby Football Association dovrà rispondere in sede ufficiale della condotta tenuta dai suoi giocatori, peraltro spalleggiati in quell’occasione dalla SARPA, l’associazione dei giocatori sudafricani.

Storicamente lo stile di gioco dei saffer si è contraddisto per essere molto duro e, in alcune occasioni, poco pulito: ne è un esempio la squalifica inflitta due settimane fa al flanker Schalk Burger, colpevole di eye-gouging, ovvero far entrare le proprie dita a contatto con gli occhi dell’avversario: un gesto grave e pericoloso che forse richiederebbe più otto settimane di stop.

Fa bene dunque l’IRB a prendersela con l’intera federazione sudafricana, giacché persino l’allenatore della nazionale Pieter De Villiers, di certo non un grande comunicatore, si è prodotto in uscite decisamente poco felici commentando l’operato di Botha e Burger, salvo poi ritrattare frettolosamente vista la pioggia di critiche.

Ora non bisogna fare altro che attendere l’evolversi della situazione e aspettare per vedere in che modo vorrà comportarsi l’IRB e se riuscirà ad imporre la propria autorità nei confronti della nazione rugbystica che attualmente vanta la nazionale campione del mondo e la franchigia vincitrice dell’ultimo Super 14.

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